Intermittent fasting diventata una parola d'ordine nella pratica del digiuno, si basa sull'alternanza di periodi di digiuno di 24-48 ore con periodi di alimentazione normale. I giorni di digiuno comportano l’ingestione esclusiva di acqua (digiuno idrico, alternate day fasting) o una significativa restrizione calorica (alternate day modified fasting, che comporta l’ meno descritto nella letteratura scientifica attuale, ma non sembra esistano differenze sostanziali tra i risultati dei due approcci,.
quello mediatizzato da Michael Mosley: la dieta 5:2 che propone di digiunare due giorni non consecutivi ogni settimana. Questa tecnica si ispira principalmente ai risultati di due gruppi di ricerca: quello di Michelle Harvie, che ha studiato l’effetto di due giorni consecutivi di digiuno ogni settimana; e quello di Krista Varady che ha studiato l’effetto del digiuno a giorni alterni per un totale di 3 giorni di digiuno a settimana. Questi risultati mostrano l’equivalenza e anche la superioritˆ (in particolare rispetto all’aumento della sensibilitˆ all’insulina), del digiuno intermittente rispetto alla restrizione calorica continua per perdere peso, mantenere la perdita di peso, aumentare la sensibilitˆ all'insulina e migliorare altri indicatori di salute.
VANTAGGI
La preparazione dei pasti durante i giorni di digiuno della dieta 5:2 richiede una comprensione dei valori calorici e del carico glicemico degli alimenti che vengono consumati, il che influenza positivamente le scelte alimentari per i giorni senza digiuno.
I due giorni non consecutivi – o anche consecutivi – di digiuno settimanale possono essere scelti liberamente, facilitando l’organizzazione della vita quotidiana.
SVANTAGGI
In un giorno o due di digiuno, il CMD non porta all’utilizzo preponderante dei grassi (come sarebbe testimoniato dalla presenza nel sangue dei prodotti della loro degradazione, chiamati chetoni) e si pensa che questo testimoni un beneficio solo parziale del digiuno (senza attivazione dell’ quello dove il corpo crea i segnali di stress (adrenalina, cortisone) che poi si attenuano con beneficio nei giorni seguenti. Dunque uno svantaggio potrebbe essere di fare tanta fatica per poco guadagno.
La limitazione del cibo assunto porta alla diminuzione dell’assunzione di sostanze nutritive vitali come vitamine, minerali, antiossidanti, lipidi e amino acidi essenziali. L’utilizzo di un integratore multivitaminico e omega 3 di buona qualitˆ consigliato o almeno da prendere in considerazione per dei digiuni superiori alle 24 ore, tenendo presente che la dieta generale si deve basare su cibi naturali, freschi, ricchi di micronutrienti.
PRATICAMENTE
Il digiuno intermittente comporta una riduzione dell'apporto calorico per uno o due giorni. Mosley propone di limitare l’apporto calorico durante due giorni non consecutivi ogni settimana (500kcal per le donne e 600kcal per gli uomini), e di mangiare normalmente negli altri cinque giorni. Esistono molteplici pubblicazioni divulgative per capire meglio come preparare la dieta di tutti i giorni e quella durante i giorni digiuno, noi consigliamo La dieta della longevitˆ di Valter Longo e The 5:2 fast diet di Michael Mosley.
quello mediatizzato da Michael Mosley: la dieta 5:2 che propone di digiunare due giorni non consecutivi ogni settimana. Questa tecnica si ispira principalmente ai risultati di due gruppi di ricerca: quello di Michelle Harvie, che ha studiato l’effetto di due giorni consecutivi di digiuno ogni settimana; e quello di Krista Varady che ha studiato l’effetto del digiuno a giorni alterni per un totale di 3 giorni di digiuno a settimana. Questi risultati mostrano l’equivalenza e anche la superioritˆ (in particolare rispetto all’aumento della sensibilitˆ all’insulina), del digiuno intermittente rispetto alla restrizione calorica continua per perdere peso, mantenere la perdita di peso, aumentare la sensibilitˆ all'insulina e migliorare altri indicatori di salute.
VANTAGGI
La preparazione dei pasti durante i giorni di digiuno della dieta 5:2 richiede una comprensione dei valori calorici e del carico glicemico degli alimenti che vengono consumati, il che influenza positivamente le scelte alimentari per i giorni senza digiuno.
I due giorni non consecutivi – o anche consecutivi – di digiuno settimanale possono essere scelti liberamente, facilitando l’organizzazione della vita quotidiana.
SVANTAGGI
In un giorno o due di digiuno, il CMD non porta all’utilizzo preponderante dei grassi (come sarebbe testimoniato dalla presenza nel sangue dei prodotti della loro degradazione, chiamati chetoni) e si pensa che questo testimoni un beneficio solo parziale del digiuno (senza attivazione dell’ quello dove il corpo crea i segnali di stress (adrenalina, cortisone) che poi si attenuano con beneficio nei giorni seguenti. Dunque uno svantaggio potrebbe essere di fare tanta fatica per poco guadagno.
La limitazione del cibo assunto porta alla diminuzione dell’assunzione di sostanze nutritive vitali come vitamine, minerali, antiossidanti, lipidi e amino acidi essenziali. L’utilizzo di un integratore multivitaminico e omega 3 di buona qualitˆ consigliato o almeno da prendere in considerazione per dei digiuni superiori alle 24 ore, tenendo presente che la dieta generale si deve basare su cibi naturali, freschi, ricchi di micronutrienti.
PRATICAMENTE
Il digiuno intermittente comporta una riduzione dell'apporto calorico per uno o due giorni. Mosley propone di limitare l’apporto calorico durante due giorni non consecutivi ogni settimana (500kcal per le donne e 600kcal per gli uomini), e di mangiare normalmente negli altri cinque giorni. Esistono molteplici pubblicazioni divulgative per capire meglio come preparare la dieta di tutti i giorni e quella durante i giorni digiuno, noi consigliamo La dieta della longevitˆ di Valter Longo e The 5:2 fast diet di Michael Mosley.